Erbe spontanee: gemellaggio tra le Comunità del Cibo Slow Food Cori-Giulianello e Val d Vara-Spezia

Due giorni di festa a Cori e Giulianello. Visite in città, presso la Cincinnato e il frantoio Oscar
Due giorni di festa per suggellare il gemellaggio tra le Comunità del Cibo di erbe spontanee delle Condotte Slow Food Cori-Giulianello e Val di Vara-Spezia. Le delegazioni locale e ligure si sono ritrovate questo fine settimana a Cori e Giulianello, con la collaborazione della Condotta Slow Food Ciampino-Morena, guidate dai rispettivi fiduciari: Matteo Zampi, Silvano Zaccone e Paolo Mazzola.
Sabato 21 Novembre gli ospiti sono accolti nel pomeriggio con una visita della città e poi della cantina Cincinnato, dove è stato proiettato il documentario sulle Comunità del Cibo della Val di Vara realizzato nel 2010 prima dell’alluvione. A seguire il laboratorio sullo zafferano di Cori, a cura del produttore Quinto Marafini, inserito tra gli ingredienti della successiva cena a base di prodotti tipici locali.
Domenica 22 Novembre invece, la mattinata è stata trascorsa nella suggestiva struttura del frantoio Oscar di Rocca Massima ove si è potuto assistere al paziente e profumato rito della spremitura delle olive sotto le grandi macine di granito che trasformano le drupe in oro verde. Pranzo finale a Giulianello, all’Osteria del Contadino, sempre con menù legato alle radici enogastronomiche autoctone.
La ‘Comunità del Cibo delle Cicoriare di Giulianello’ e la ‘Comunità del Cibo dei Raccoglitori delle erbe tradizionali della Provincia Spezzina’ condividono l’impegno nella promozione e diffusione della capacità di riconoscere ed utilizzare le diverse varietà di erbe spontanee commestibili, fino a pochi decenni fa sostentamento anche economico di intere famiglie, preservando la tradizione del loro utilizzo in cucina e del loro impiego per usi medicamentosi.
Le Comunità del Cibo Slow Food sono i nodi della Rete di Terra Madre, costituite da persone fortemente legate al territorio, che producono, trasformano e distribuiscono cibo di qualità in maniera sostenibile, in armonia con la natura e il paesaggio, ma anche con la storia e la cultura del contesto sociale, e prestando particolare attenzione a quelle varietà vegetali e specie animali che per secoli hanno permesso di preservare la fertilità della terra.